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NUOVI SOGNI NEL CASSETTO

La Rupert Children Home di Kifaru sta per ottenere l’autorizzazione ad aprire una scuola primaria nei locali del campus, la St. Kizito – Rupert Primary School.

A gennaio partirà l’anno scolastico e per allora saranno completati i lavori di ampliamento; nuovi ragazzini e ragazzine si aggiungeranno a quelli che già soggiornano abitualmente nella Rupert Home e per questo abbiamo aperto la sottoscrizione “Regala uno spazio ad una bambina di Kifaru” che al momento ha già trovato parecchie persone sensibili.

Ma – con il Natale alle porte -, mentre tutti pensiamo a cosa regalare alle persone che ci stanno a cuore o a cosa suggerire ai nostri cari affinché ci facciano un regalo gradito, mentre aziende grandi e piccole stanno organizzando i pacchi dono per clienti e dipendenti, noi vi suggeriamo un modo diverso per augurare Buon Natale.

Nei riquadri sottostanti trovate le nostre proposte per un regalo “che scalda il cuore”, che dimostra ad amici e conoscenti quanto siete sensibili e che – soprattutto – farà sorridere tanti bambini tanzaniani.

Nell’ultima foto vedete inoltre che sta tornando la nostra raccolta fondi natalizia: cercateci nelle piazze dei mercatini, contattateci per la consegna a domicilio, prestate attenzione ai messaggi che potrebbero arrivarvi da parte nostra e condividete, condividete, condividete: parlare di noi con i vostri contatti è già un grande aiuto per la nostra associazione!

L’IMPEGNO VERSO I POVERI NON VA IN VACANZA

“Regala uno spazio ad una bambina di Kifaru” è il titolo del nuovo progetto che stiamo avviando in questi giorni per i ragazzi della Rupert Children Home: nel Rupert Campus ci sono al momento 148 bambini e a gennaio partirà l’avvio della scuola primaria presso i locali della Home.

Il dormitorio per accogliere i maschietti appena arrivati è già stato edificato, ma c’è la necessità di ampliare i locali del dormitorio femminile.

Per questo motivo, chiediamo agli amici di Insieme per l’India di sostenerci,  offrendo 300€ e comprando così uno spazio per una bambina, che potrà risiedere nella Rupert Home e frequentare la scuola per 5 anni, poi andrà alle superiori e lascerà il suo posto ad un’altra bambina. Negli anni l’iniziativa permetterà a tante bambine di studiare ed aspirare ad un futuro migliore.
I sostenitori del progetto riceveranno la foto della bambina accolta grazie alla iniziativa e – come al solito – se la cifra offerta verrà portata in detrazione nel 730, sarà possibile recuperare 105€.
Ancora una volta grazie a tutti coloro che vorranno aiutarci: da ieri sera, quando il progetto è stato illustrato e sono partite le prime condivisioni, sono già sei gli spazi sottoscritti!

Inoltre, è stata portata a termine la serra, costruita con le offerte di famigliari e amici in memoria di Bartolo Bogliotti, nostro socio “della prima ora”, e di un grande amico di Insieme per l’India, originario di Ceva. I ragazzi della Rupert Home sotto la serra coltiveranno verdure ed erbe officinali per curarsi.

RICONOSCENZA E SPERANZA

Vi abbiamo già detto della situazione paradossale della Tanzania: dopo due anni di siccità, la devastazione dell’alluvione.

Ma voi e noi – come sempre – non ci perdiamo d’animo e non facciamo mancare il nostro sostegno: il nostro appello per l’acquisto di biciclette usate ha trovato famiglie disposte ad aiutarci. Grazie a loro una trentina di ragazzi dei villaggi intorno a Kifaru raggiungeranno la scuola in bicicletta!

Grazie agli amici della nostra associazione, anche il nostro secondo obiettivo è stato raggiunto: un gregge di 30 pecore è andato ad aggiungersi alle vacche della Rupert Children Home. Serviranno ad allevare e vendere agnellini, a fornire carne per la cena dei ragazzi e (non si butta nulla…) le loro deiezioni saranno estremamente utili come concime e per fornire biogas.

Infine, di recente abbiamo inviato in India il corrispettivo di 220 adozioni a distanza ed in Tanzania 113.

A breve, invieremo inoltre in Tamil Nadu il denaro per continuare l’iniziativa della mensa nel villaggio di Poovanipattu.

Siamo ancora in attesa di ricevere l’accredito del 5 x 1000 di due anni fa ( ! ), ma ricordiamo a chi ancora deve provvedere alla dichiarazione dei redditi che il nostro codice fiscale è 92017680049.

Ricordatevi di noi e grazie a tutti quelli che ripongono fiducia nella nostra associazione ed aderiscono alle nostre iniziative!

DESOLAZIONE A KIFARU

Dopo due anni di siccità – al punto che neppure le capre trovavano più di che sfamarsi – poco più di un mese fa la Tanzania ed in particolare la zona di Kifaru è stata colpita da una inondazione devastante.

Nel paese ci sono state decine di vittime (anche se non nella zona che seguiamo) ed i villaggi si sono trasformati in un’enorme distesa di fango.

Tantissime famiglie hanno perso tutti i loro averi ( che erano ben pochi) e non sono in grado di ricostruirsi la capanna, perché dovrebbero comprare i materiali.

Padre Joseph, passato il momento di emergenza, sta ora facendo il giro dei villaggi della parrocchia e trova ovunque una infinita desolazione.

I nostri ragazzi stanno tutti bene, ma ben pochi di loro non hanno avuto danni alle capanne ed alle cose della loro famiglia; anche le ragazze che studiano a Dar-es-Salaam non sono state esenti da questa catastrofe.

Sul web girano video impressionanti, che dimostrano quanto la forza della natura si sia accanita in quelle zone.

Attendiamo ulteriori notizie da padre Joseph e valuteremo se possiamo attivarci per portare un po’ di aiuto: seguiteci per altri aggiornamenti.

NUOVE INIZIATIVE IN CANTIERE

Come ogni primavera, anche quest’anno abbiamo lanciato un appello (anzi, due…) accolto con la consueta generosità da parte degli amici della nostra associazione.

I ragazzi dei poverissimi villaggi intorno a Kifaru debbono percorrere anche una decina di chilometri per raggiungere la scuola ogni mattina; alcuni di loro camminano per due ore e mezza all’andata ed altrettanto al ritorno, chi su strade sterrate e polverose, chi al margine dello stradone principale.

Abbiamo quindi lanciato la sottoscrizione di 70 euro per acquistare una bicicletta usata da fornire a quanti più ragazzi possibile, scelti tra quelli che hanno desiderio di continuare gli studi e che appartengono alle famiglie più povere. Già 18 nostri sostenitori hanno aderito all’iniziative: le biciclette sono state acquistate (usate, perché i prezzi delle biciclette nuove sarebbero inavvicinabili) e – come potete vedere – sono già in piena attività.

Ma altri amici di Insieme per l’India hanno aderito alla seconda richiesta: padre Joseph ha riferito che un gregge di 30 pecore allevate nella stalla e nei dintorni della Rupert Children Home consentirebbe un incremento delle entrate rivendendo gli agnellini, un miglioramento dell’alimentazione, aumentando di tanto in tanto il consumo di carne (usualmente i ragazzi mangiano carne – quasi sempre di pollame – due volte la settimana) ed aumentando le scorte di letame, da cui il vulcanico padre Joseph e il suo team ricavano il biogas grazie al quale sono autosufficienti.

Una decina di pecore, ciascuna del costo di 60 euro, sono già state finanziate, ma la sottoscrizione continua: come sempre, potete chiederci informazioni contattandoci via mail o per telefono.