Come operiamo

La nostra associazione opera grazie ad un gruppo di volontari e ogni offerta o contributo ricevuto viene totalmente destinato agli aiuti in India ed in Tanzania.

In India
Siamo in diretto contatto con le Suore della Carità di Maria Bambina in India (con Casa Madre a Milano), in particolare con Suor Irene, ex Provinciale di Dharwad, ora a Mumbai e Suor Evangeline, responsabile dell’Infant Mary’s Convent di Mangalore, entrambi nello Stato del Karnataka, e con le Suore del Santo Natale.
Le nostre iniziative si rivolgono soprattutto al sostegno a distanza per il mantenimento agli studi di bambini e al sostegno di progetti per migliorare le condizioni di vita delle fasce più povere della popolazione, con particolare riguardo alla condizione di donne e bambini. Inviamo fondi per la costruzione di scuole, sosteniamo le necessità di ospedali e istituti, finanziamo corsi, sosteniamo economicamente le persone che vivono in luoghi colpiti da calamità, agiamo con aiuti mirati per particolari bisogni… Periodicamente ci rechiamo di persona in India per verificare i progressi dei nostri progetti (siamo stati in India per circa 20 giorni ogni viaggio nel 2008, 2009, 2011, 2012, 2013 e 2014).

Attualmente stiamo sostenendo un villaggio del Tamil Nadu, Poovanipattu, dove abbiamo allestito una mensa per i “fuori casta” più bisognosi. Benché le caste siano state dichiarate fuorilegge, il sistema permane e per i dalit, gli ultimi tra gli ultimi, non vi sono speranze per poter migliorare la propria condizione perché vengono comunque considerati “intoccabili”. Per questo, con un sistema simile alla adozione a distanza, abbiamo iniziato ad offrire loro tre semplici pasti (riso con verdura) la settimana, così da permettere il sostentamento.

Nello stesso villaggio, con le offerte raccolte in memoria di un nostro socio, stiamo costruendo una casa-rifugio per donne maltrattate e nella medesima zona abbiamo avviato alcune attività femminili con il sistema del microcredito: con poco più di 400 euro una donna riesce ad allevare una vacca di cui rivende il latte oppure ad aprire un “negozio” di frutta e verdura da lei coltivata o una sartoria (in realtà, in India questo tipo di commercio/artigianato avviene praticamente per strada). Entro poco più di un anno il prestito iniziale viene rimborsato e va a finanziare un’analoga attività per un’altra donna.

In Tanzania
Abbiamo dirottato parte dei nostri fondi in Tanzania a Kifaru, nella zona del Kilimangiaro, dove operano sacerdoti missionari inviati dalla diocesi di Mangalore.
Qui le nostre iniziative si sono anzitutto rivolte ai bambini che vengono ospitati nella Rupert Home così da poter frequentare agevolmente la scuola di Stato, ma abbiamo avviato anche un progetto per migliorare le condizioni di vita delle poverissime famiglie della zona, affidando loro l’allevamento di alcune capre da cui possono anzitutto ricavare latte e formaggi.

Inoltre, abbiamo sostenuto il progetto “Ama tu luna” portato avanti da due volontarie argentine che per due settimane hanno insegnato alle donne di Kifaru a produrre kit di assorbenti femminili riutilizzabili. Le donne, ritrovandosi una volta la settimana,  stanno continuando a produrre e rivendere questi kit ed il ricavato migliora le condizioni di vita delle loro famiglie.

A febbraio 2023 abbiamo inoltre lanciato una campagna di raccolta fondi (tramite la piattaforma gofundme.com ) per aiutare il villaggio Masai di Doya: qui i bambini (oltre 40) sono in grave stato di malnutrizione, causa anche la terribile siccità degli ultimi anni. Manca l’acqua e quindi le condizioni igieniche sono pessime, ma manca soprattutto il cibo, anche se di tanto in tanto alcune suore portano loro un po’ di farina di mais. Inoltre i bambini non possono andare a scuola perché la scuola più vicina dista 7 km, ma il tragitto è molto pericoloso a causa della presenza di animali della savana, specie elefanti. Con la nostra raccolta di denaro vorremmo garantire un pasto al giorno ai bambini, costruire una stanza in cui essi possano stare per giocare, mangiare e imparare e stipendiare una maestra masai che parli il loro dialetto e che li segua in un minimo percorso scolastico.

In Italia
Organizziamo bancarelle, cene Indiane, camminate e merende, presentazioni, vendiamo uova di Pasquariso solidale, torrone, realizziamo bomboniere e biglietti d’auguri solidali… con l’unico scopo di finanziare i nostri progetti.

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