Sono stata in India per la terza volta, ma questo è stato un viaggio particolare fortemente desiderato che mi ha coinvolta emotivamente e a tratti anche sconvolta per le situazioni spesso drammatiche incontrate.Sicuramente non ci sarà foto o racconto che potranno descrivere ciò che Akhila ed io abbiamo visto in certi luoghi, questi immagini resteranno nei nostri cuori, a volte per turbare il nostro sonno, ma sicuramente per ricordarci che non possiamo dimenticare queste realtà, anzi dobbiamo batterci per sensibilizzare, per scrollarci di dosso un po’ del nostro egoismo, per ricordare sempre che in tante parti del mondo, non solo in India, milioni di persone non hanno da mangiare, muoiono per banali malattie, tanti bambini non possono andare a scuola, ma nemmeno giocare, tante donne sono private dei loro diritti….
Ho sentito in molte situazioni la mia impotenza, mi sono vergognata per tutto quello che mi mancava in quei giorni (anche solo una semplice doccia), ma soprattutto mi sono resa conto che dovremmo re-imparare da questa gente così semplice quei valori che ormai abbiamo cancellato dalla nostra vita:
- L’accoglienza: è davvero emozionante essere accolti con canti, balli, corone di fiori, in quei momenti ci si rende conto che quello che facciamo, anche se ci sembra una goccia nel mare, per loro è davvero tanto
- I doni: in ogni luogo che abbiamo visitato, per povero che fosse, ci veniva offerto un regalo
- Il sorriso: abbiamo incontrato persone molto sofferenti, veramente gli “ultimi”(lebbrosi, handicappati, anziani, donne ripudiate, abitanti degli slums, bambini di strada,…), eppure tutti ci hanno accolti con un sorriso.
Potrei scrivere pagine, ma credo che annoierei chi mi legge, sono però certa di una cosa: chi ha occasione di visitare l’India “povera”, non sicuramente le spiagge meravigliose di Goa, dove sembra di essere in un altro paese, non potrà poi sicuramente dimenticare queste realtà e credo che in certi momenti della nostra vita un’esperienza del genere sia sicuramente positiva, per farci riflettere e rivedere un attimo la nostra scala di valori.
Ho voluto, in questo viaggio, testimoniare l’affetto nostro e di tutte le persone generose e disponibili che ci sono a fianco in questa nostra “crociata”, ma anche verificare di persona l’andamento dei nostri progetti, che stiamo sostenendo.
Marilena